Blitz di FdI sugli sfratti, 'più rapidi e senza giudice'

02 November 2025

Gioca (anche) sulla velocità il partito della premier Meloni per attuare il piano casa e garantire alloggi, specie alle giovani coppie. Va in questa direzione il disegno di legge depositato al Senato che punta a semplificare e velocizzare gli sfratti per chi non paga l'affitto per due mesi consecutivi. Stesso termine previsto oggi per lo sgombero per morosità, ma la novità sta nella procedura più snella e attraverso un'Autorità ad hoc - ente pubblico amministrativo, non un giudice - per liberare le abitazioni. A quel punto - come argomenta il primo firmatario Paolo Marcheschi di Fdi - si avrebbe un duplice effetto: si potrebbero ridurre i contenziosi civili, ma anche per frenare le locazioni 'mordi e fuggi'. Il tema - divisivo tra gli alleati di governo - viene citato dal senatore, convinto che "spesso le abitazioni sono destinate ad affitti brevi, anche per la difficoltà dei proprietari di riavere immobili da inquilini morosi". E quindi ci sarebbero meno riserve ad affittare per un tempo più lungo, ad esempio alle famiglie. Contraria alla proposta è l'Unione degli inquilini: sarebbe "l'ennesimo attacco ai diritti delle persone in precarietà abitativa" e annuncia che si prepara alla mobilitazione. E contraria è anche Ilaria Salis che, da eurodeputata di Avs e paladina del diritto alla casa, denuncia una "deriva pericolosa", conseguenza della "strategia del governo di accentrare il potere nelle sue mani". Nel mirino c'è l'idea di FdI di introdurre una procedura speciale che autorizzi l'intervento dell'ufficiale giudiziario per lo sfratto. A gestirlo sarebbe un nuovo ente: l'Autorità per l'esecuzione degli sfratti, che farà capo al ministero della Giustizia e a cui il proprietario potrà rivolgersi direttamente. L'inquilino - come spiega il disegno di legge, in 5 articoli - avrà 15 giorni per pagare le due rate saltate. Altrimenti entrerà in gioco l'Autorità che, verificati documenti e condizioni, potrà disporre lo sgombero entro 7 giorni. Da quella decisione, altri 30 giorni per eseguirlo, prorogabili al massimo a 90. Potenzialmente, per lo sfratto basterebbero poco meno di 2 o 4 mesi dalla richiesta iniziale. Previsti aiuti o rinvii per chi ha un Isee inferiore a 12 mila euro e non ha pagato il canone perché licenziato (per effetto di una crisi aziendale) o perché ha una malattia grave o si è separato. In questi casi si attingerà ai soldi di un Fondo nazionale per l'emergenza abitativa, citato nel ddl. Salvaguardie pure per chi ha figli minori o parenti anziani, non autosufficienti o disabili, anche se il testo prevede una procedura un po' contorta: ossia l'Autorità è tenuta a informare i servizi sociali che poi interpellano l'Autorità stessa per segnalare che serve un rinvio dello sfratto (di 90 giorni) e si attivano per agevolare un alloggio alternativo temporaneo. Al di là dei tempi parlamentari - che al Senato comunque sono destinati a fermarsi per via della sessione di bilancio, in corso - il disegno di legge appare come un altro tassello della maggioranza, per fare della casa il pilastro su cui costruire una famiglia. Parole che furono di Giorgia Meloni due mesi fa: ai cattolici di Cl che ad agosto l'accolsero al Meeting di Rimini, annunciò un piano per riservare alloggi a prezzo calmierato alle giovani coppie. "Senza una casa è più difficile costruirsi una famiglia", osservò la presidente del Consiglio ricoperta da applausi. Allora si pensò alla legge di bilancio. Al momento, in cantiere, potrebbe esserci anche un decreto che velocizzi gli sfratti e che si aggiunga al piano casa rivendicato dalla premier e spinto più volte da Matteo Salvini. Lo rammenta, con tempismo, la Lega. In una nota annuncia infatti un pacchetto di norme che presenterà a breve, tra cui una sugli sgomberi veloci che valga non solo per le prime case occupate, ma anche per "tutti gli altri immobili di cui un cittadino è proprietario". © ANSA